Semplificare e accelerare la connessione tra il WMS e i WCS
“L’idea di proporre un «supervisore» di WCS universale e semplice da implementare è frutto di una constatazione: i magazzini sono sempre più automatizzati e robotizzati. Tuttavia, l’integrazione dei WCS a Reflex WMS, che li pilota, richiedeva un lavoro molto lungo e non soddisfaceva le necessità di supervisione in tempo reale degli operatori”, indica Christophe Bergeron, consulente esperto in integrazione presso Hardis Group. Sviluppato su un’architettura di tipo event-driven (Event Driven Architecture, EDA), WCS Master è in grado di comunicare con tutti i WCS esistenti sul mercato consentendo ai sistemi automatizzati di abbonarsi a una selezione di eventi pubblicati dal WMS (attività da realizzare) che devono gestire. La conferma, nel WMS, che tali mansioni sono state svolte, avviene tramite API (interfacce di programmazione). Gli scambi tra i WCS e il WMS vengono resi sicuri e registrati nello storico.
Pilotare e ordinare tutte le risorse in tempo reale
I pannelli di controllo e supervisione di Reflex consentono ai responsabili di magazzino di tenere sotto controllo l’attività dei diversi sistemi automatizzati (percentuale di carico, flusso, ritardo, materiale guasto, ecc.). Questi ultimi dispongono di una vista unificata, in tempo reale, di tutte le risorse (materiali e umane), che facilita il pilotaggio delle operazioni logistiche, l’identificazione di situazioni anormali e la rapida implementazione di azioni correttive.
Accoppiato ai moduli Order Flow Balancing (ordinamento dei flussi in tempo reale) e Labour Management System (suddivisione dinamica delle risorse), entrambi disponibili dall’anno scorso, WCS Master apre la strada al pilotaggio globale e all’ordinamento in tempo reale di tutti i flussi, indipendentemente dal fatto che vengano realizzati da macchine a da operatori.
“L’obiettivo è rendere fabbriche e magazzini sempre più fluidi e agili evitando le congestioni e facilitando la gestione degli imprevisti, per massimizzare le prestazioni dei loro siti attraverso un migliore utilizzo di tutte le risorse, sia umane che automatizzate”, conclude Christophe Bergeron.